Piattaforme aeree autocarrate, cosa sono?

Per ogni diverso settore lavorativo è necessario disporre di strumenti, attrezzature e macchinari che permettano di portare a termine ogni attività in modo diretto e sicuro. In questo modo i lavoratori potranno compiere qualsiasi tipo di lavoro, anche in quegli ambiti in cui bisogna spostare elementi pesanti.
E questo ci porta a parlare delle piattaforme aeree autocarrate, per scoprire non solo in che modo possiamo raggrupparle. Ma soprattutto che tipo di acquisto convenga fare in base al lavoro da svolgere.
Che cosa sono?
Parliamo di macchine comunemente utilizzate in ambito industriale. Servono per sollevare carichi o raggiungere altezze importanti considerando le proprie necessità. A oggi sono anche utilizzate nel settore edile e impiantistico, andando a sostituire i ponteggi o trabattelli che sono sicuramente meno sicuri. Ed è proprio questo uno dei loro punti di forza: migliorano profondamente le condizioni di lavoro per gli operatori. E dall’altro lato permettono di ottenere risultati precisi e sicuri.
Se consideriamo poi le continue ricerche su nuovi materiali e l’innovazione tecnologica è possibile valutare gli ultimi modelli come strumenti capaci di garantire prestazioni che fino a pochi anni fa erano impensabili.
Grazie alla loro struttura è possibile consentire di terminare lavori o cantieri allontanando i rischi di caduta. Sono caratterizzate da un meccanismo di sollevamento che viene allestito su un telaio dell’autocarro. Permette così a tali mezzi di poter circolare senza problemi per strade pubbliche.
Le 3 tipologie principali di piattaforme aeree autocarrate
E’ importante conoscere le diverse tipologie di piattaforme aeree autocarrate, per comprende al meglio le loro caratteristiche. Ci concentriamo sulle articolate, telescopiche e con o senza jib. Le autocarrate articolate sono versatili e consentono di scavalcare possibili ostacoli che si posizionano sulla traiettoria. Prevedono un carro con rotazione e supporto meccanico idraulico, oltre alla presenza di bracci con 2 o più articolazioni. Nel momento di rotazione, quando si lavora ad altezze più basse, ha lo svantaggio di presentare la fuoriuscita del braccio rispetto alla sagoma.
Le telescopiche invece prevedono sempre un carro con ralla di rotazione, un supporto meccanico idraulico dal quale parte un unico braccio che sorregge il cestello. Sono le più comuni, quelle maggiormente stabilizzate anche per lavorare su altezze ridotte ma non sono in grado di scavalcare ostacoli durante il loro funzionamento.
Questi due gruppi possono poi essere dotate di jib, che è un terminale aggiuntivo che serve per aumentare la flessibilità e si ancora al cestello.
Il costo: è meglio acquistarle nuove o usate?
Dopo aver capito che cosa sono le piattaforme aeree e in quanti gruppi si suddividono è importante parlare di un altro capitolo: il costo. Perché ovviamente è questo a influenzare la scelta finale delle aziende che le utilizzano. E’ facile immaginare che il loro costo sia importante da sostenere, fattore che orienta molti settori ad affacciarsi verso le piattaforme aeree usate. Il più grande vantaggio che offrono è la convenienza. E’ infatti possibile affacciarsi vero questo mercato per svolgere determinati lavori e abbattere i costi complessivi.
I macchinari industriali di ultima generazione si sviluppano in modo molto rapido e quindi potrebbe essere interessante affidarsi a un modello usato, informandosi sulle occasioni proposte da diversi portali di vendita online. Chiaramente in questa fase è doveroso ottenere tutti i dettagli del caso per evitare di commettere un errore in fase di investimento. Il prezzo sarà inferiore e si troverà così una formula molto più conveniente.
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